Casale Monferrato, la “capitale del freddo” che adesso pensa al vaccino anti-Covid: “Settore nato per i gelati. Ora pronti a produrre frigo a -80”
Dai gelati ai vaccini.
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Condividi su:Dai gelati ai vaccini. Casale Monferrato, la “capitale del freddo” italiana, si candida a giocare un ruolo da protagonista nella conservazione e distribuzione dei vaccino anti-Covid prodotto dalla Pfizer Biontech. Il vaccino è ancora in fase di validazione, ma potrebbe essere distribuito in Italia a partire dall’inizio del 2021. “Le aziende casalesi potranno essere utili per lo stoccaggio, il trasporto e la consegna di questo tipo di farmaco che per le sue caratteristiche deve essere conservato a una temperatura di -80°” racconta il sindaco Federico Riboldi che nei giorni scorsi ha riunito attorno al tavolo gli imprenditori della zona e ha avviato i contatti con il vice commissario Paolucci, braccio destro di Arcuri.
In questo territorio, nel raggio di pochi chilometri, ci sono le più importanti aziende della “filiera del freddo” italiana che impiegano oltre 2000 lavoratori. Un cluster che ha origine nel secondo dopoguerra. Fu un allevatore a sperimentare una primordiale cella frigorifero con due compressori acquistati dall’esercito statunitense. Oggi il distretto conta decine di aziende che producono banchi refrigerati, congelatori e carrozzerie refrigerate.
“La vera incognita è il 2021 – spiega il general manager della Ucinque Mario Bellone – gli ordini sono fermi in quasi tutti i settori perché bar e ristoranti sono chiusi e le multinazionali non hanno prospettive certe. Dunque stiamo aspettando l’evolversi della situazione con le prospettive puntate moltissimo sui vaccini”.
Fonte: ilfattoquotidiano.it