Debra Bonde, la donna che da una vita traduce i libri in braille per aiutare i bambini ciechi
La sua avventura iniziò nel seminterrato di casa, traducendo un libro alla volta e rivendendolo poi al prezzo della carta. Ad oggi, con la sua organizzazione non profit, ha tradotto più di 600 mila libri aiutando i bambini ciechi di tutto il mondo.
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Condividi su:Nel 1984, quando nel seminterrato di casa sua Debra Bonde, con l’aiuto di una stampante in braille fabbricata da suo padre, tradusse il suo primo libro, non avrebbe mai pensato che stava per iniziare un percorso che avrebbe cambiato la vita di migliaia di persone. Negli ultimi 37 anni Seedlings Braille Books for Children, la sua organizzazione non profit, ha stampato più di 600.000 libri che sono arrivati nelle mani di giovani lettori di tutto il mondo.
La scarsa selezione e il costo elevato della letteratura per ragazzi in braille di quegli anni, uniti al suo desiderio di dare ai bambini non vedenti o ipovedenti la possibilità di poter accedere a questi strumenti fondamentali per poter leggere, sono stati i motivi che l’hanno spinta a continuare a tradurre i libri, vendendoli a prezzi ridotti.
La notizia si diffuse presto tra i genitori e gli insegnanti dei bambini ciechi e la domanda dei libri crebbe tanto rapidamente, da iniziare a ricevere sovvenzioni e donazioni utili per coprire i costi di produzione. Fu così che nacque la Seedlings Braille Books for Children, e il nome non poteva essere più azzeccato dal momento che se dai un libro a un bambino, l’amore per la lettura potrà solo crescere.
Fonte: greenme.it