Freddie Mercury, a Zanzibar apre il primo museo. «Centinaia di foto inedite e il certificato di nascita»
Il progetto inaugurato a Stone Town, al piano terra dell’abitazione natale, è stato ideato dall’imprenditore italiano Andrea Boero assieme a Javed Jafferji, amico della famiglia dell’ex leader dei Queen.
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Condividi su:È nato il museo che al mondo della musica mancava: il «Freddy Mercury Museum», laddove il front-man di uno dei gruppi più leggendari della storia del rock — i Queen — è nato, il 5 settembre 1946 sull’isola di Zanzibar.
Era ora, perché l’unico altro luogo mitico del cantante, la casa di Londra in Logan Place 1 dove Freddy visse, è blindatissimo: una fortezza recintata con filo spinato e telecamere bordata da un suggestivo muro dove i fan lasciano il proprio pensiero. Ora, a Stone Town, potranno recarsi nell’abitazione su Shangani Street dove Mercury visse e che Andrea Boero e Javed Jafferji hanno trasformato nel Freddy Mercury Museum inaugurato ufficialmente il 24 novembre 2019 per commemorare il 28esimo anniversario della scomparsa della leggenda della musica.
Ufficialmente partner della Queen Productions Ltd. nel Regno Unito, il museo presenta dediche e testimonianze degli amici più stretti del cantante, più di 100 foto
esclusive custodite al piano terra della casa e il certificato di nascita. «Grazie agli amici di Freddie al contributo di Rusi Dalal, un caro amico della famiglia Bulsara e uno dei principali sostenitori di questo museo, e mettendoci in contatto con la sorella di Freddie, Kashmira Bulsara, siamo finalmente riusciti dopo un meticolosissimo lavoro di ricerca a trasformare questo sogno in realtà» — racconta il ligure Andrea Boero (classe 1977). «Vivo da anni a Zanzibar, ed è qui che ho incontrato l’imprenditore zanzibarino Jave Jafferji, celebre per aver pubblicato oltre 70 libri fotografici dedicati all’Africa e con il quale condivido la passione per la musica».
Fonte: Corriere della sera