I piatti della tradizione natalizia da Nord a Sud della penisola
Malloreddus o agnolotti, brodo di cardone o minestra maritata, puntarelle o insalata di rinforzo? Da nord a Sud, da Est a Ovest, i piatti della nostra penisola legati alla tradizione natalizia sono tanti e fortemente simbolici.
ASCOLTA IL PODCAST
Condividi su:Le consuetudini sono diverse, come i piatti presenti in tavola, e non solo tra una regione e l’altra d’Italia, ma persino nello stesso paese. Eppure, nonostante le differenze, c’è sempre qualcosa che accomuna un po’ tutti.
Se non in tutta Italia si festeggia la Vigilia di Natale con lauta cena, la tombola con i fagioli o le bucce di mandarino sembrano essere appannaggio di molti. Se il pesce (vero, conservato o finto che sia) è il principe della cena o cenone del 24, il brodo, soprattutto di gallina, regna sovrano in molti pranzi di Natale. Quasi ovunque è presente la frutta secca, come le verdure di stagione, preparate nei modi più variegati. I dolci non si contano, ogni paese ha il suo mentre i piatti più popolari, senza i quali non sarebbe Natale, sono quasi per tutti quelli provenienti da una “cucina povera” che magicamente, in onore delle Sante Festività, diventa un concentrato di calorie per essere più nutriente.
Se in Piemonte non è Natale senza agnolotti, in Valtellina non può mancare il cappone in brodo o la faraona arrosto e il panettone valtellinese..
A Roma, dove la Vigilia è sacra come la messa di mezzanotte e la tombola con i fagioli non può mancare la minestra di pesce e tra le tante, la più nota è sicuramente la pasta e broccoli in brodo di arzilla.
In Sardegna, per il pranzo di Natale si consumano un numero consistente di antipasti: carciofi con la bottarga, coratella di agnello, la “cordula” e tanti altri. Tra i secondi di carne spiccano agnello e porcetto al forno.
A Napoli, per il cenone della Vigilia, protagonista assoluto è il pesce: frittelle di baccalà e baccalà fritto, spaghetti “a vongole”, frittura mista, pesce al forno e capitone.
In Puglia non mancheranno le pettole o pittule, frittelle di pasta lievitata, arricchite di pomodoro, capperi, olive o ricotta, salame, baccalà e lampascioni.
Queste alcune delle tradizioni.