
Idea giapponese per fermare la bomba a orologeria demografica: lasciar piangere i bambini nei luoghi pubblici
Tredici governatori giapponesi hanno sottoscritto un’iniziativa a favore di una maggiore tolleranza verso i bambini che piangono.
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Condividi su:Tredici governatori giapponesi hanno sottoscritto un’iniziativa a favore di una maggiore tolleranza verso i bambini che piangono, un indicatore della estrema necessità da parte del Giappone di arginare il calo della popolazione in termini demografici.
I politici si sono impegnati a sostenere il “We Love Babies Project” per la creazione di una società “in cui i bambini possono piangere quando e dove vogliono”. Il gruppo incoraggia i singoli, le imprese e i ristoranti a esporre gli adesivi con la scritta “It’s Ok to cry” nel tentativo di cambiare l’opinione comune della gente sulla crescita dei figli, contrastando il calo della natalità.
L’iniziativa è stata avviata nel 2016, ma questo è il maggiore sostegno ricevuto finora.
“La società giapponese tende ancora a far sentire in colpa le madri e i padri nei confronti delle persone vicine quando i loro figli piangono”, ha dichiarato a Kyodo News il governatore della prefettura di Mie, Eikei Suzuki. “Vogliamo cambiare questa situazione sociale”.
Il gruppo incoraggia imprese e ristoranti a esporre gli adesivi con la scritta “Piangere è ok”.
Il Giappone sta affrontando una bomba a orologeria demografica,
con il tasso di natalità che nel 2017 ha toccato il suo minimo storico.
Fonte: businessinsider.com