Il bar di Bologna che è un tuffo negli anni '60: juke box, Biancosarti e tv in bianco e nero
Si chiama " Volare", è in via Belvedere e sembra un set cinematografico: "La nostra idea era ricreare un tipico locale di paese"
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Condividi su:Nel juke-box martella "Il ballo del mattone" di Rita Pavone, mentre le ragazze nella penombra sorseggiano Campari. Poi ci sono le pareti rivestite di legno, lo spillatore di birra in ceramica, il telefono a gettoni, una televisione a valvole e le sedie rosse vintage coi fili di plastica intrecciati. Sui tavolini si possono sfogliare copie di Panorama e di Playmen. Alle pareti ammiccano le fotografie di Claudia Cardinale e la pubblicità del Biancosarti. Chiudete gli occhi: che sia finalmente tornato anche il boom economico? In via Belvedere ha aperto "Volare", un bar che sembra uscito dritto dagli anni Sessanta. A entrarci sembra di immergersi in un set cinematografico, perché hanno curato ogni dettaglio.
"La nostra idea era quella di ricreare un tipico bar di paese - spiega uno dei tre titolari, Giuseppe Doria - Ci abbiamo lavorato durante il lockdown: abbiamo cercato un pezzo dopo l'altro, con cura maniacale. Il congelatore per i gelati per esempio arriva da Milano, ma il collezionista l'aveva comprato qui a Bologna: abbiamo rimesso il motore e funziona ancora. Il jukeboxe invece è del 1968 e arriva dal Veneto. Il bancone è originale, perché questo bar fu inaugurato nel 1958, quando costruirono il palazzo. Ironia della sorte, chiuse nel 1962, per riaprire dieci anni dopo. In pratica gli stiamo facendo rivivere il decennio che aveva perso".
E infatti dietro il bancone non si preparano Spritz ma "Sessanta", un drink fatto con Biancosarti e il cocktailino della San Pellegrino i due simboli dell'aperitivo dell'epoca. Come il Brandy Orange. Oppure il Rosolio, che sta nella teca sotto al bancone.
Fonte: repubblica.it