Il caso Svezia: non fare il lockdown ha salvato l’economia? L’analisi del ‘Financial Times’.
La materia è di quelle da maneggiare con cura. Con parte di Europa alle prese con una crescente insorgenza di nuovi focolai di Covid, soprattutto in Spagna e Belgio, responsabilità vuole che a trattare tematiche di questa delicatezza per la salute pubblica siano gli scienziati e i medici.
Condividi su:Ma è inutile negare che la pandemia da coronavirus sia ormai un vero e proprio market mover, capace di influenzare con le sue quotidiane novità – in positivo o negativo, più o meno confermate dai riscontri – non solo i corsi degli indici azionari ma anche le previsioni macro rispetto ai dati di crescita.
Con questo spirito meramente di analisi dei dati, il Financial Times – quotidiano non certo tacciabile di profilo complottista, no vax o negazionista – ha preso in esame il caso svedese, ovvero pressoché l’unico Paese al mondo (certamente in Europa) che ha affrontato l’ondata di epidemia senza nemmeno un giorno di lockdown, di fatto ponendo in essere un approccio sanitario basato sul principio dell’immunità di gregge.
Certo, qualche misura di contenimento in corso d’opera è stata imposta, come ad esempio l’utilizzo limitato di mascherine e il distanziamento ma il Paese scandinavo non ha mai visto negozi e ristoranti chiusi, uffici deserti e trasferimenti di massa verso lo smart working, fabbriche in modalità di serrata e, soprattutto, cittadini chiusi in casa e autorizzati a spostarsi solo per esigenze primarie e inderogabili.
Il risultato?
Grazie all’assenza totale di lockdown, l’economia svedese sta già oggi mostrando chiari sintomi di miglioramento e di netto outperforming rispetto a tutte le controparti europee.