Il coronavirus ferma centinaia di film e serie tv. slitta la produzione di Stranger Things, Casa di Carta e Rocco Schiavone
I fan della Casa di Carta dovranno probabilmente aspettare almeno un anno per la quinta serie, così come quelli di Stranger Things che attendono con ansia la stagione finale.
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Condividi su:La quarantena in lockdown ha fatto letteralmente esplodere il consumo di televisione. Al netto della crisi di ascolti dei programmi sportivi; film, serie e varietà – anche in replica – tengono incollati milioni di persone ogni giorno che divorano ogni cosa. Con il paradosso che tra qualche settimana potrebbero addirittura mancare i contenuti a causa dello stop imposto dal coronavirus a tutte le produzione. Tradotto: i fan della Casa di Carta dovranno probabilmente aspettare almeno un anno per la quinta serie, così come quelli di Stranger Things che attendono con ansia la stagione finale. Il problema però è trasversale: basti pensare al rinvio a novembre dell’uscita nuovo film di James Bond, un ritardo che potrebbe costare alla produzione diverse decine di milioni di dollari.
Tuttavia, se da un lato a breve c’è il rischio di non avere più grandi “blockbuster” da guardare; dall’altro le lunghe giornata a casa hanno permesso agli appassionati di scoprire serie di nicchia che probabilmente non avrebbero avuto lo stesso successo in tempi normali. I casi di Unorthodox e Shtisel sono emblematici. Così come sono trasversali i problemi: in casa Disney, per esempio, sono riusciti a portare a termine la seconda stagione di The Mandalorian che arriverà in Italia regolarmente in autunno, mentre è rinviata la messa in onda di Aretha Franklin.
“Le nostre produzioni – ha detto il fondatore di Netflix Reed Hastings nella lettera agli investitori – sono sospese quasi in tutto il mondo, ma al momento dello stop avevamo una vasta pipeline di contenuti che era pronta al lancio o in fase di post produzione”.
Fonte: Business Insider