Il lockdown, tra Dad e sedentarietà, ha fatto raddoppiare la pubertà precoce nelle bambine italiane
L’isolamento dai compagni, lo stress del lockdown e della didattica a distanza, la sedentarietà, la paura del contagio, l’impossibilità di andare a trovare nonni o parenti – i ragazzini di oggi stanno pagando il conto salato degli effetti della pandemia da Coronavirus, che si riflettono anche sulla loro salute fisica.
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Condividi su:Secondo uno studio condotto dall’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, i mesi difficili della pandemia che stiamo tuttora vivendo hanno più che raddoppiato i casi di pubertà precoce fra le bambine nel nostro Paese: 338 casi di pubertà precoce rilevati nel semestre marzo-settembre 2020 rispetto ai 152 dello stesso periodo del 2019.
Per indagare le cause di questo fenomeno dai numeri preoccupanti, i ricercatori del Bambino Gesù hanno intervistato le famiglie delle bambine che si sono sviluppate precocemente, indagando le abitudini e lo stile di vita delle giovani pazienti. È emerso innanzitutto un aumento significativo del tempo trascorso con PC, tablet e smartphone – a causa dell’introduzione della didattica a distanza, ma anche della ricerca di attività di svago durante i mesi dell’isolamento.
Fonte: Greenme