Il marito muore di coronavirus, la ditta assume la moglie senza lavoro e con tre figli da crescere
Un uomo che muore per il coronavirus. Una madre che resta sola, con tre figli, senza una fonte di reddito. E l'azienda in cui lavorava il marito da oltre trent'anni, la sua seconda famiglia, ha deciso di assumerla.
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Condividi su:È successo nei giorni scorsi alle porte di Milano, a Bellusco (in Brianza). Protagonista del fatto la compagna di Eminio Misani: Michela Arlati e la torcitura Lei Tsu.
Tutto è iniziato a fine marzo quando Erminio si è ammalato di coronavirus. Prima il ricovero in ospedale. Poi, il 25 marzo, la morte. A soli 54 anni. In un attimo Michela è rimasta sola con una tragedia da affrontare e tre figli da mantenere, senza un lavoro. E così ha preso il telefono: "Ho telefonato subito a uno dei titolari della Lei Tsu, Benedetto Terragni, era doveroso avvisarlo perché Erminio lavorava lì da 30 anni, per lui era come una seconda famiglia".
La famiglia Terragni, proprietaria dell'azienda, si è riunita in videoconferenza e in un attimo hanno deciso cosa era giusto fare: assumere la moglie di Erminio. E così il giorno dopo Marco Terragni ha preso il telefono e chiamato Michela: "C'è un posto per te, puoi iniziare quando te la senti", le ha detto. "Sono rimasta senza parole quando l'ho sentito - ha raccontato lei -. Questo gesto è di un'umanità immensa, ci aiuta concretamente". Michela comincerà il primo giugno.
"Erminio è stato con noi per anni, ha aiutato l’azienda a crescere, anche per noi è stata una perdita tragica. Assumere Michela è stato un gesto per ricordarlo degnamente e per aiutare coi fatti la sua famiglia", ha spiegato Benedetto Terragni.“
Fonte: milanotoday.it