Il Tamagotchi ritorna a 25 anni dal debutto e diventa Smart
Si porta al polso, ci ascolta e impara le nostre abitudini, ma per ora è un'esclusiva del mercato giapponese.
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Condividi su:Un grande ritorno per il 25° anniversario dal lancio, anche se per ora il fenomeno è circoscritto al Giappone. Non ci sono state le code chilometriche davanti ai negozi specializzati di Tokyo come avvenne dopo la presentazione del 23 novembre del 1996 (in origine fu concepito per il pubblico femminile), ma anche stavolta il Tamagotchi ha fatto breccia nel cuore dei nipponici. Con una nuova versione aggiornata all’evoluzione dei tempi, a cominciare dal nome: Tamagotchi Smart.
Icona culturale e simbolo di un'era a cavallo di due decenni, l’animaletto virtuale inserito in una cornice a forma di uovo con il gancetto metallico a supporto per utilizzarlo come portachiavi è diventato una mania per appassionati in tutto il mondo, con le vendite che nel 2019 avevano superato quota 85 milioni. Un successo enorme con le sue contraddizioni, come dimostrato dalle molte scuole che negli ultimi anni prima del Duemila hanno dovuto bandire il gioco, colpevole di distrarre i bambini, preoccupati di dover prendersi cura della propria creatura per mantenerla in vita e accompagnarla verso la fase adulta, anche durante l’orario di lezione.
L'occasione del 25° anniversario è stata colta al volo da Bandai per rinnovarne la forma, perché il Tamagotchi Smart è diventato un prodotto da indossare al polso, che sembra uno smartwatch con un display dalle dimensioni generose, che azzera il rischio di dimenticare l'appuntamento con le razioni quotidiani di cibo.
Fonte: mashable.com