In Turchia si disinfettano le mani con la tradizionale “acqua di colonia” (e funziona)
Tradizionalmente, quest’aroma dolce con fiori di fico, gelsomino, rosa o agrumi viene spruzzato sulle mani degli ospiti prima di farli entrare in casa, ma anche negli hotel e negli ospedali, oppure al termine di un pasto al ristorante, durante particolari funzioni religiose o sugli autobus a lunga percorrenza.
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Condividi su:L’italiano sta all’Amuchina come il turco sta all’acqua di colonia. Proprio così: in questi spietati tempi di coronavirus, a essere introvabile a Istanbul e dintorni pare sia la famosa kolonya che, data l’alta gradazione alcolica, avrebbe il merito di disinfettare le mani.
Effettivamente per centinaia di anni, questa “colonia” dell’epoca ottomana è stata sinonimo dell’ospitalità turca. Tradizionalmente, quest’aroma dolce con fiori di fico, gelsomino, rosa o agrumi viene spruzzato sulle mani degli ospiti prima di farli entrare in casa, ma anche negli hotel e negli ospedali, oppure al termine di un pasto al ristorante, durante particolari funzioni religiose o sugli autobus a lunga percorrenza.
Da non confondere con i fantasiosi profumi maschili acquistati nei negozi duty-free a poco prezzo, insomma, quello che si usa in Turchia è un’entità culturale completamente diversa, da sempre utilizzato come agente sterilizzante e antisettico o anche come medicinale che viene messo a gocce su zollette di zucchero come aiuto nella digestione.
Fonte: Greenme