
In ufficio la pausa pranzo si fa alla scrivania: è la nuova misura anti Covid della Francia
Smartphone in una mano, forchetta nell'altra e occhi sullo schermo. Nessun contatto con i colleghi, nessuna possibilità di contagio. Il prezzo? Un po' della propria salute mentale.
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Condividi su: In Francia il Ministero del Lavoro ha varato una misura anti Covid per i dipendenti presenti in ufficio o in azienda, ai quali sarà ora consentito trascorrere la pausa pranzo alla propria scrivania. Si tratta di una pratica fino a oggi vietata dal codice del lavoro transalpino: addirittura le aziende che permettevano ai propri impiegati di consumare pasti nei luoghi dedicati al lavoro erano soggette a multe salate. Questo per preservare le abitudini alimentari e sociali dei lavoratori, garantire un momento di convivialità tra i colleghi e un distacco temporaneo dagli impegni quotidiani.
Per capire quanto ciò sia importante, provate a immaginare intere giornate di lavoro trascorse senza mai alzarsi dalla scrivania. Le ripercussioni negative a livello mentale, e non solo, possono essere molteplici. Ce lo ha spiegato Maria Maggi, psicologa e psicoterapeuta.
"Consumare il pranzo alla propria postazione di lavoro è una pratica deleteria. La scrivania è il luogo che associamo a uno sforzo, al dovere, ed è bene per la mente tenere distinti i luoghi di lavoro da quelli di svago e di stacco. Anche se uno pensa che controllare le mail non sia chissà quale impegno, rientra comunque nelle mansioni legate al lavoro".
Eppure molti dipendenti, magari per ottimizzare i tempi di giornate spesso convulse e frenetiche, tendono a rinunciare alla pausa pranzo sacrificando i benefici che questa apporta.