Inclisiran, un nuovo farmaco per l’ipercolesterolemia disponibile in Puglia
Rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale, costituisce una concreta opportunità per i pazienti che devono raggiungere livelli molto bassi di colesterolo consigliati dalle linee guida internazionali.
Condividi su:Abbassare il colesterolo “cattivo” LDL in modo efficace e sostenuto nel tempo è una sfida non sempre facilesoprattutto per chi è ad alto rischio cardiovascolare. A maggior ragione nella nostra Regione, dove il 60 per cento dei pazienti con ipercolesterolemia non controlla adeguatamente i propri valori nonostante le terapie e dove le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte con ben 220 mila decessi all’anno.“Quanto più è alto il colesterolo LDL, tanto maggiore è il rischio di eventi cardio-cerebrovascolari e peggiore è l’aspettativa di vita, specie per le persone a più alto rischio, come coloro che hanno già avuto eventi o che presentano altri fattori di rischio associati, quali diabete, ipertensione, obesità.”, dice Pasquale Caldarola, già vicepresidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).
Il motivo per cui pochi pazienti riescono a ridurre in modo significativo il proprio colesterolo “cattivo” LDL ètuttavia più d’uno. I livelli di colesterolo raccomandati dalle attuali linee guida internazionali sono infattidavvero molto bassi. Raggiungere questi limiti ambizioni è una sfida importante con cui non tutti riescono a misurarsi con il risultato che circa un paziente su tre abbandona la terapia dopo un anno. Accade pertanto che negli ambulatori si vedano spesso arrivare pazienti con malattia ischemica che hanno in mediavalori di colesterolo doppi rispetto a quelli consigliati dalle linee guida.
Grazie alla ricerca, oggi si può tuttavia contare su diversi principi attivi che favoriscono il raggiungimento di target terapeutici di colesterolo e la conseguente gestistione dell’ipercolesterolemia. Tra questi c’è anche inclisiran, un farmaco rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale, che ha un moderno e raffinato meccanismo d’azione. È infatti un piccolo RNA messaggero interferente che può aiutare i pazienti elegibili a dimezzare i livelli di colesterolo “cattivo” LDL nel sangue e a mantenerli stabili nel tempo. Come dice il professor Natale Daniele Brunetti, professore ordinario di Cardiologia all’Università degli Studi di Foggia: “Dobbiamo pensarlo come un silenziatore genico, in grado di diminuire un cofattore che alla fine di una cascata provoca la riduzione dei valori in circolo del colesterolo.” “La disponibilità di questo farmaco nella Regione Puglia rappresenta una promettente opportunità per migliorare non solo il trattamento della malattia aterosclerotica, ma anche la qualità della vita di tutti i pazienti con ipercolesterolemia.”, aggiunge Natale Daniele Brunetti. La sua modalità di assunzione, che prevede due somministrazioni all’anno, può contribuire a superare le difficoltà di aderenza alla terapia e adaiutare un numero sempre maggiore di pazienti a raggiungere in maniera stabile e controllata i livelli target di colesterolo LDL desiderati. Inclisiran va tuttavia prescritto dallo specialista. Per avere la prescrizione occorre non raggiungere i valori ideali di colesterolo consigliati dalle linee guida internazionali, nonostante una terapia standard a base di statine e di inibitori dell’assorbimento intestinale.
Fonte: Manuela Campanelli, Responsabile della comunicazione multimediale