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Israele, primi dati sulla vaccinazione di massa: il vaccino non solo protegge, ma limita la diffusione del virus

Israele, primi dati sulla vaccinazione di massa: il vaccino non solo protegge, ma limita la diffusione del virus

Il vaccino Pfizer potrebbe non soltanto proteggere dal virus, ma anche limitare la trasmissione del Covid-19.

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E’ quanto suggeriscono, secondo quanto riporta il Wall Strett Journal, i primi dati analizzati dagli scienziati in Israele, dove è in corso la più imponente vaccinazione di massa al mondo.

Israele è il primo Paese al mondo nella classifica delle vaccinazioni contro il Covid-19, secondo il team di ricercatori di “Our World in Data” di Oxford.

L’Italia è settima in assoluto.

Il Clalit HMO, la più grande delle quattro organizzazioni di servizi sanitari di Israele, ha esaminato i primi dati cercando di capire se aver vaccinato una parte della popolazione influisse anche sulla trasmissione di SARS-CoV-2. Sono stati confrontati due gruppi: 200mila vaccinati e 200mila non vaccinati di pari età e profili di salute. Fino al 12mo giorno dall’inoculazione del primo gruppo, non c’era differenza nei tassi di infezione. Il 13mo giorno, scrive il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, è successo qualcosa: il gruppo vaccinato ha mostrato un calo del 33% nel numero di persone infette dal coronavirus, rispetto al gruppo non vaccinato. Nei giorni seguenti la differenza è rimasta, con un intervallo variabile tra il 20 e il 40 per cento.

È una buona notizia. Primo perché riguarda la prima dose del vaccino, che non offre copertura completa, secondo perché il vaccino non è stato sperimentato per limitare la trasmissione, ma per bloccare lo sviluppo di malattia.

Fonte: corriere.it


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