La pandemia fa raddoppiare i divorzi: perché?

Secondo BBC “Il principale studio legale britannico Stewarts ha registrato un aumento del 122% delle richieste tra luglio e ottobre, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Charity Citizen’s Advice ha segnalato un picco nelle ricerche di consigli online sulla fine di una relazione. Negli Stati Uniti, un importante sito di creazione di contratti legali ha recentemente annunciato un aumento del 34% delle vendite del suo accordo di divorzio di base, con gli sposi che si erano sposati nei cinque mesi precedenti. C’è stato un modello simile in Cina , che ha avuto uno dei blocchi più severi al mondo all’inizio della pandemia. Lo stesso vale in Svezia, che fino a poco tempo fa si basava in gran parte su linee guida volontarie per cercare di rallentare la diffusione del Covid-19”.

La ragione di tanta discordia e di tanta fragilità nelle già fragili coppie del XXI secolo, è stata attribuita alla pandemia e ai lockdown che hanno chiuso tutti in casa, facendo esplodere conflitti dormienti e insoddisfazioni radicate che, magari, se la vita fosse andati avanti come sempre, tra lavoro, distrazioni, vacanze tonificanti e incontri con gli amici, non sarebbero mai arrivate a provocare una rottura. Ma la convivenza h24, per molti, è stata esiziale. Sempre secondo BBC “Nello studio legale Stewarts descrivono la pandemia come “la tempesta perfetta” per le coppie, che ha agito da catalizzatore per rotture e separazioni: le ragioni per cui le persone si lasciano non sono cambiate, ma i lockdown le hanno accelerate”.