La vera storia del giorno del Black Friday
L'incredibile genesi di appuntamento che dagli Stati Uniti degli anni Sessanta si è evoluto fino a diventare un evento irrinunciabile per milioni di consumatori in tutto il mondo
Condividi su:Il Black Friday è oramai un fenomeno globale. Tutti (o quasi tutti) attendono infatti con grande fermento il giorno dello shopping più concitato dell’anno, previsto quest’anno per il 29 novembre 2024. Tuttavia, la giornata universale degli sconti - divenuta oramai la settimana del Black Friday - ha una storia più lunga e complessa di quanto sembri, dal momento che affonda le proprie origini negli Stati Uniti degli anni Sessanta.
Secondo la suddetta versione, nonché la più accreditata, ci troviamo precisamente più a Philadelphia, nel 1961. Qui, il termine veniva utilizzato per descrivere il caos che si creava l’indomani della Festa del Ringraziamento, quando la folla si riversava nelle strade della città per approfittare freneticamente di sconti e offerte, al punto da bloccare il traffico e mandare in congestione i principali negozi e magazzini. Soltanto a partire danni Ottanta il Black Friday iniziò dunque ad assumere la connotazione puramente commerciale che conosciamo ancora oggi, che sancisce (ed anzi incentiva) le prime spese natalizie.
Il Black Friday diventa un fenomeno globale
Un’altra teoria sulla genesi dell’evento sostiene che il Black Friday si chiami così perché era il giorno in cui sui libri contabili si cominciavano ad annotare i profitti in inchiostro nero, quando fino a quel momento le perdite erano state invece segnate con l’inchiostro rosso. Per alcuni rivenditori, ovvero, erano proprio gli acquisti successivi al Thanksgiving Day (e dunque i primi acquisti associati alla stagione natalizia) quelli che permettevano di chiudere il bilancio in positivo.
In ogni caso il Black Friday, definito dal New York Times nel 1975 come "il giorno più movimentato dell'anno per gli acquisti e il traffico", comincia a vivere una vera e propria trasformazione soltanto a partire dagli anni Ottanta. Con l’inutile tentativo di cambiare il suo nome in “Big Friday” (al fine di rimuovere le connotazioni negative associate agli ingorghi automobilistici), la febbre della giornata degli sconti cominciò a diffondersi progressivamente anche al di fuori degli Stati Uniti, diventando un evento simbolo dello shopping sfrenato dalla tecnologia, al beauty fino ai capi d’abbigliamento.
Con il tempo, Paesi come il Regno Unito, il Canada e persino l'Italia hanno infatti cominciato ad adottare questa tradizione, complice l'espansione degli e-commerce e la globalizzazione dei grandi marchi. Nonostante la diffusione del fenomeno in tutto il mondo, la data del Black Friday continua come da tradizione a cadere sempre il giorno successivo alla Festa del Ringraziamento, che a sua volta viene celebrato il quarto giovedì di novembre.
Il Black Friday è molto più di una giornata (o di una settimana che dir si voglia) di sconti. Più che altro, è da considerarsi come un fenomeno che riflette la cultura contemporanea dello shopping. È l'occasione in cui marchi e retailer mettono in campo le loro strategie di marketing più aggressive, dalla creazione di campagne virali sui social media alla proposta di offerte flash imperdibili.
L'importanza di questa giornata non risiede solo nei prezzi scontati, ma nella possibilità di ottenere pezzi unici e desiderabili a un costo ridotto. Se ci pensiamo, il Black Friday è infatti diventato un’occasione preziosa anche per i brand di lusso, che sperimentano nuove modalità di distribuzione ed engagement, proponendo esperienze di acquisto esclusive che vanno ben oltre il semplice atto di compravendita. In altre parole, per molti è diventato l’occasione per accaparrarsi quell'accessorio da sogno o quel pezzo iconico che, in altri momenti, sarebbe stato inaccessibile.
Ed è per questo che, guardando al futuro, il Black Friday sembra destinato a rimanere un appuntamento fisso per i consumatori di tutto il mondo, anche se con una forma che, probabilmente, si avvicinerà sempre di più ai dibatti impellenti sull’impatto ambientale e sulla sostenibilità. In ogni caso è un evento che, tra le connotazioni positive e quelle negative, segna l’inizio di un periodo di festeggiamenti e desideri, che riflette la continua evoluzione del nostro rapporto con il consumismo.
Fonte: harpersbazaar.com