Nessuna sposa sogna di entrare in una chiesa vuota. Il settore dei matrimoni è in ginocchio
Il wedding planner, stilista e conduttore televisivo ha parlato ad HuffPost dell’impatto “devastante” dell’emergenza coronavirus, sia su chi sogna da sempre di convolare a nozze, sia su chi lavora nel settore degli eventi.
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Condividi su:“Nessuna sposa sogna di entrare in una chiesa vuota”: a sostenerlo è il “guru” dei matrimoni, Enzo Miccio. “Si tratta di un comparto vastissimo - dice - coinvolge 83mila aziende piccole e grandi, costituisce una fetta importante dell’economia italiana ed oggi è in ginocchio. Non abbiamo direttive su come procedere, soltanto rinvii, soltanto fatturati annullati, soltanto spose senza risposte”.
Per uno che svolge la professione di wedding planner da anni, che è abituato ad organizzare il tutto nei minimi dettagli, l’incertezza per il futuro pesa come non mai: “Il nostro è un lavoro di programmazione e stiamo facendo slittare gli eventi che avevamo in programma nei mesi a venire - spiega -. Abbiamo rinviato dei matrimoni a fine anno o nel 2021, ma non sappiamo nulla di ciò che accadrà. Le spose che dovevano convolare a nozze nella primavera del 2020 mi chiedono se potranno sposarsi a settembre. Io non so cosa rispondere perché nessuno ci dice niente”.
La wedding industry raccoglie sotto la sua enorme ala decine di operatori: dai ristoratori ai fotografi, dagli albergatori ai fiorai. Il fatturato complessivo delle aziende che operano in questo settore nel mondo è stimato intorno a 300 miliardi di dollari ogni anno e si contano annualmente circa 370 milioni di matrimoni. La rabbia, tra chi lavora in questo comparto in Italia, è tanta: “Siamo stagionali, il grosso delle nostre attività lavorative si concentra nei mesi che vanno da aprile e settembre. Se ci bloccate questi mesi, non mangeremo - afferma Miccio -. La salute e la sicurezza di tutti vengono al primo posto, è vero. Non possiamo fare più i matrimoni? Bene, allora prendete provvedimenti seri, date aiuti, cercate di far sì che tutte le imprese di questo ambito siano in grado di far fronte a questo anno difficile”.
Fonte: huffingtonpost.it