“Noi Non Paghiamo!”: arriva anche in Italia il movimento di protesta contro il caro bollette
Un'onda di protesta nata nel Regno Unito che ora si sta diffondendo anche in tutta Italia, per dire basta agli aumenti delle bollette energetiche.
Condividi su:Il caro bollette, effetto della crisi energetica che stiamo vivendo, è un tema protagonista dell’opinione pubblica e del dibattito politico. Mentre il Governo ha stanziato delle misure di sostegno economico alle fasce più deboli della popolazione, per permettere loro di sostenere i costi delle bollette sempre più alte, c’è chi per protesta sceglie di non pagare.
È l’idea dietro il movimento Non Paghiamo, nato sulla scia del Don’t Pay inglese di cui vi abbiamo parlato qualche settimana fa: un vero e proprio “sciopero delle bollette” che prevede lo stop totale ai pagamenti se i costi dell’energia e del gas non scenderanno entro il prossimo 30 novembre.
Sono 6 mesi che il Governo si impegna nel sostenere la guerra e i finanziamenti agli armamenti piuttosto che adoperarsi per allestire tavoli diplomatici per provare a giungere ad una risoluzione nonviolenta del conflitto e per mantenere le forniture di gas dalla Russia – si legge sul portale del movimento.
I principi che hanno portato alla nascita di questo movimento non sono solo quelli economici, legati ai costi sempre più alti delle bollette
energetiche. Sul portale si può percepire anche lo sdegno e il disappunto per la dipendenza da carbone e altre fonti fossili, ancora troppo pesante sulla nostra economia, e per la scelta di costruire rigassificatori altamente inquinanti.
Il movimento chiede quindi una radicale inversione di rotta altrimenti – si legge ancora – non sarà più possibile nemmeno pagare le bollette in scuole, strutture ospedaliere, impianti sportivi, uffici pubblici. Inoltre, è necessario mettere a punto un programma in grado di ridurre il costo delle bollette per tutti i ceti popolari, ma anche di liberare la nostra economia dalle fonti fossili a favore delle fonti rinnovabili.
Questo movimento che invita a una vera e propria disobbedienza civile si sta opponendo anche contro la misura delle bollette mensili, percepita come una mera presa in giro per i cittadini e le imprese che hanno bisogno invece di reali abbassamenti delle bollette all’era pre-Covid e pre-Guerra, magari tassando chi si è “approfittato e continua ad approfittarsi di questa crisi provocata dalle scelte belliciste ed antiecologiche del Governo”
Si punta a raccogliere un milione di adesioni entro il prossimo 30 novembre – numero necessario a dare corpo e consistenza alla protesta. Poi, se per quella data il Governo (qualsiasi esso sarà) non avrà messo in atto garanzie per far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia, si procederà con il non pagamento in massa delle bollette.
Fonte: Greenme