RADIOPOST ESTATE - Chiara Ferragni il re Mida del digitale. Un post vale 52mila euro
L’agenzia inglese di digital marketing Hopper HQ ha stilato una classifica degli influencer più pagati per singolo post e la Blonde Salad svetta su tutti nella sezione italiana
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Condividi su:Tutto ciò che tocca diventa oro. Chiara Ferragni si aggiudica sul campo il titolo di re Mida del digitale, consacrata, in ultima battuta, dalla Instagram Rich List 2020. L’agenzia inglese di digital marketing Hopper HQ ha stilato una classifica degli influencer più pagati per singolo post e, neanche a dirlo, la Blonde Salad svetta su tutti nella sezione italiana.
Il guadagno stimato a post è di circa 52mila 600 euro: somma che nella classifica mondiale (dominata da Dwayne Johnson che per ogni pubblicazione incasserebbe 1 milione di dollari) le fa conquistare un rispettoso 65esimo posto.
Tra gli italiani, non ce n’è invece per nessuno. Segue in seconda posizione Gianluca Vacchi, che guadagnerebbe per ogni post sponsorizzato 47mila 600 dollari. Sempre podio, ma terzo gradino, per il marito della prima arrivata, Fedez, che, stando a quanto riportato dalla classifica, guadagnerebbe in media 31mila 200 dollari a post. La top 5 italiana prosegue con Mariano Di Vaio e i suoi 17mila 900 dollari a post. Ultima Giulia De Lellis, con 14mila 100 dollari.
La classifica è un’ulteriore riprova che il fenomeno Ferragni è inarrestabile e guadagna ulteriori punti col suffisso -ez, unione tra il suo nome e quello del coniuge. Gli abiti da sogno e la casa con vista mozzafiato, fanno da sfondo alla sua vita familiare, raccontata con semplicità anche nelle sue sfaccettature più intime e meno glamour: le serate sul divano, le battaglie nel crescere il piccolo Leo, i litigi casalinghi.
Chiara è madre di uno splendido bambino, moglie innamorata, imprenditrice di successo: tre fattori che da soli basterebbero a catalizzare feroce invidia. Gli haters non mancano, ma arretrano di fronte al nettamente più numeroso stuolo di fan, che ne apprezza l’autenticità, le idee, l’intelligenza e l’impegno sociale.
Fonte: Huffpost