Tetto all’uso dei riscaldamenti in casa e negli edifici pubblici, ma chi controllerà il rispetto delle limitazioni?
Nel mezzo della crisi climatica in atto, il Governo ha disposto misure di contenimento all'uso del gas naturale - anche nelle nostre case. Resta ancora aperta la questione dei controlli
Condividi su:Nei giorni scorsi è stato presentato dal Ministero della Transizione ecologica il “Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale” – un pacchetto di disposizioni volte a limitare i consumi nazionali della risorsa energetica in un momento particolarmente critico per il nostro Paese e per l’intera Europa.
Le difficoltà di reperimento del gas naturale provocate dalle tensioni con la Russia hanno fatto schizzare alle stelle i prezzi delle bollette per i consumatori (da qui la proposta, non ancora approvata, di un tetto europeo al prezzo del gas), mentre si cercano nuovi fornitori che possano soddisfare la domanda nazionale di questa risorsa.Nel frattempo, quello che possiamo fare è “stringere la cinghia”, ovvero limitare i consumi per mantenere scorte di gas sufficienti a sostenere i nostri bisogni per i prossimi mesi – quelli più freddi. Per questo motivo il Governo ha disposto una limitazione all’uso del riscaldamento nelle case private e negli edifici pubblici, con un tetto massimo di 19°C .
Ma chi controllerà il rispetto di questa limitazione?
Per ora, il Governo non ha ancora stabilito eventuali sanzioni o pene per chi terrà i riscaldamenti accesi a una temperatura troppo alta, ma il Ministro per la Transizione EcologicaRoberto Cingolani ha affermato che sono allo studio misure punitive per i trasgressori.
Nei condomini con riscaldamento centralizzato, spetterà agli amministratori condominiali monitorare la temperatura dei termosifoni. Per quanto riguarda gli appartamenti con riscaldamento autonomo, effettuare i controlli sarà molto più difficile controllare l’effettivo rispetto della limitazione: in questo caso, si farà affidamento al buonsenso dei cittadini, puntando anche su una capillare campagna di sensibilizzazione.
Infine, negli edifici pubblici (come uffici e scuole) e negli enti privati, la Polizia di Stato effettuerà blitz a campione con controlli della temperatura, per verificare il rispetto della nuova normativa.
Ma chi controllerà il rispetto di questa limitazione?
Per ora, il Governo non ha ancora stabilito eventuali sanzioni o pene per chi terrà i riscaldamenti accesi a una temperatura troppo alta, ma il Ministro per la Transizione EcologicaRoberto Cingolani ha affermato che sono allo studio misure punitive per i trasgressori.
Fonte: Greenme