ASCOLTA LA DIRETTA
Tradizioni  bizzarre.

Tradizioni bizzarre.

Natale, stessa ricorrenza, tradizioni diverse.

Condividi su:

Al Natale sono legati diversi rituali e tradizioni ogni parte del mondo lo celebra a modo suo. Decorare l’abete con piccole palline colorate, fettine d’arancia o biscotti; scrivere la letterina a Babbo Natale e aspettare che ci lasci un regalo scendendo dal caminetto o mangiare panettone e/o pandoro, sono solo alcune delle nostre usanze a noi care. Ma come si festeggia il Natale in altri Paesi? Alcune tradizioni sono davvero sorprendenti. Scopriamo le più curiose.

Genitori sentitevi fortunati di non essere in Serbia a Natale. La tradizione serba prevede che due domeniche prima del 25 dicembre, i bambini debbano rapire la madre e legarla a una sedia e chiederle in cambio della libertà dei regali. Dopo si fa la stessa cosa con il padre. Inquietante, no?

Ded Moroz può essere tradotto come “il nonno gelo” o “il nonno delle nevi” ed è colui che porta i regali ai bambini in Russia e negli altri paesi dell’Est Europa. A differenza di Babbo Natale, indossa vestiti blu (in alcuni casi anche rosso e bianco); al posto delle renne viene trainato da tre cavalli e non scende da nessun caminetto, ma suona il campanello e aprendo i bambini devono cantare altrimenti userà il suo bastone per congelarli.

Questo nonno è nato a Veliki Ustiug, una città della provincia di Vologda che si trova al nord del Paese. Non viene aiutato degli elfi ma ha al suo fianco la sua nipotina Snegúrochka, ovvero “la principessa delle nevi”. Insieme distribuiranno i doni il 31 dicembre.

l Natale in Perù è un miscuglio di tradizioni culturali preispaniche e rituali cristiani, e la prova di ciò è la lettura della foglia di coca che in alcune zone del Perù si fa alla fine della cena natalizia per scoprire cosa riserverà il futuro.

Nella visione del mondo andina, la coca è un veicolo tra gli esseri terrestri e gli dei. La lettura della foglia di coca è un metodo di divinazione che veniva praticato già in epoca Inca nelle zone andine del Perù e della Bolivia. Si dice che solo un discendente delle Ande abbia il dono di leggerle. Canti, luci colorate, panettone (il Perù è il secondo consumatore al mondo del dolce milanese) si mescolano insieme agli elementi della cultura Inca per festeggiare il Natale.

Se siete in Repubblica Ceca non vi spaventate se vedete delle scarpe che volano. Qui, durante la vigilia di Natale, le donne single si mettono con le spalle verso la porta della loro casa e gettano una scarpa all’indietro. Se la scarpa atterra con la punta rivolta verso la porta, significa che troveranno l’amore, ma se cade in direzione della casa, significa che chi l’ha lanciata rimarrà single per un altro anno.

Invece per capire chi avrà la vita più lunga, i cechi fanno delle barchette con dei gusci di noce, mettono una piccola candela sopra e aspettano che si spenga. Il proprietario della barca la cui candela impiega più tempo a spegnersi sarà colui che vivrà di più.

L’albero di Natale con la ragnatela in Ucraina

L’Ucraina è un paese in cui la religione più diffusa è quella ortodossa e quindi, seguendo il calendario giuliano (noi usiamo quello gregoriano), si celebra il Natale il 7 gennaio. Per decorare lo Yalynka ovvero l’albero di Natale, gli ucraini – dopo aver appeso le palline, luci e altre decorazioni – lo ricoprono con una ragnatela.

Questa tradizione ha avuto origine da un’antica leggenda popolare, di cui circolano molte versioni. La più famosa è quella che racconta la storia di una povera vedova con bambini piccoli che non avendo i soldi per comprare le decorazioni da mettere sullo Yalynka, lo decorò usando alcune cose che aveva in casa, come noci e frutti. Quella notte, mentre tutti dormivano, un gruppo di ragni che erano sull’albero tessette un’enorme ragnatela che ricoprì tutto l’albero. La mattina dopo, il primo raggio di sole trasformò la ragnatela in fili d’oro e d’argento.

Krampus, il diavolo di Natale in Austria

Questa sembrerebbe una tradizione più di Halloween che di Natale. In Austria Babbo Natale premia i bambini che sono stati buoni; mentre Krampus – un demone che vaga per le strade – si porta nel suo sacco quelli che si sono comportati male.

Senza dubbio, essere un bambino cattivo in Austria può avere conseguenze disastrose e incubi per molte notti. Immaginatavi quanti ragazzi si divertono a travestirsi da Krampus per spaventare i più piccoli in questo periodo!

Jólabókaflód, diluvio di libri in Islanda

Anche se non rientra tra le tradizioni bizzarre, l’abbiamo inclusa nell’elenco per la sua grande bellezza. A Natale in questa parte del mondo c’è un vero e proprio diluvio di libri. A dicembre, gli islandesi acquistano tanti libri, molti dei quali poi diventeranno regali il ​​24 dicembre. Quello che viene dopo è pura gioia e divertimento: passare la vigilia e il giorno di Natale leggendo.

Senza dubbio questa è una delle tradizioni che più ci piace! L’Islanda è un paese in cui il miglior regalo che si possa ricevere è un libro, specialmente a Natale. Questa tradizione è anche un ottimo modo per promuovere la lettura, non a caso è uno dei paesi più alfabetizzati al mondo.

Fonte: Greenme


AMICI DI LOVE FM