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“Villaggio Alzheimer”, il piccolo paese che dà libertà ai malati

“Villaggio Alzheimer”, il piccolo paese che dà libertà ai malati

Un piccolo villaggio ricreato per chi soffre di demenza Alzheimer pensato per lasciare più autonomia e indipendenza ai malati e rallentare il decadimento cognitivo.

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Il paese ritrovato a Monza e Villaggio Emanuele a Roma sono due esempi di una nuova modalità assistenziale per le persone che soffrono di lieve e moderata forma di Demenza, che non sono costretti a rimanere in assistenza a casa di un parente e in una RSA, ma che in queste strutture possono mantenere la loro autonomia, soggiornando in un piccolo villaggio ricreato apposta per loro e per altri malati.

Bar, cinema, orto, parrucchiere, casette, chiesa, giardinetti, panchine, qualche negozietto, la sensazione di non essere rinchiusi, ma si ritrovarsi in un piccolo paese, in cui si possono muovere in tutta sicurezza e comodità sempre supportati dal personale medico ed infermieristico.

Roberto Mauri, Direttore de La Meridiana due, la cooperativa sociale che si occupa del Paese Ritrovato spiega:

Un luogo reale che vuole rallentare il decadimento cognitivo e ridurre al minimo le disabilità nella vita quotidiana, offrendo alla persona residente l’opportunità di continuare a vivere una vita ricca ed adeguata alle sue capacità, ai suoi desideri e ai suoi bisogni.

Un piccolo villaggio autosufficiente nel quale le persone, in tutta sicurezza, vivono in appartamenti protetti ma possono muoversi anche in modo autonomo nelle strade e nella piazza, al caffè, nei negozi ed al cinema, così da condurre una vita quasi normale, sentirsi a casa e ricevere nello stesso tempo le necessarie attenzioni.

Fonte: positizie.it


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